Il 13 maggio (513 nella cultura mandarina) del 1969, a seguito di tensioni post-elettorali, a Kuala Lumpur scoppia una rivolta. Durante la rappresentazione da parte di un teatro di strada dell'opera cinese Neve a Giugno (la cui protagonista Dou E, interpretata dal capo della troupe, è condannata e uccisa ingiustamente) la sommossa viene repressa nel sangue. Nella concitazione, Ah Eng e sua madre sono messe in salvo dalla troupe, ma perdono i contatti con il fratello e il padre. Per 49 anni Ah Eng resta intrappolata in quel tragico giorno, fino a quando nel 2018 non fa ritorno a Kuala Lumpur dove, inaspettatamente, incontra «Dou E» nel cimitero delle vittime del 13 Maggio, il cimitero 513.
L'idea di Wu Yue Xue nasce dal racconto orale di un'assistente sociale di un lebbrosario di Selangor. La comunità locale mi condusse in un luogo sconosciuto dietro le colline, svelandomi un cimitero pieno di vittime causate dagli scontri del 13 maggio 1969 – una tragedia caduta nell'oblio, mai menzionata nella storia nazionale, vissuta come una ferita profonda. Da quando ho fatto questa scoperta, ogni 13 maggio e il giorno di Ognissanti cinese, torno in quel cimitero per registrare le storie dei famigliari delle vittime che rendono omaggio ai parenti. Attraverso i loro racconti, sono venuto a conoscenza del più raccapricciante omicidio di massa avvenuto la notte del 13 maggio 1969. La prima parte del film narra le esperienze degli sfortunati spettatori del tempio cinese e del Majestic Theatre. Sono stati inseriti documenti storici e registrazioni vocali delle persone. Nel complesso, questi sforzi mirano a liberare una storia che è stata soppressa per oltre cinquant'anni.