Il film è ispirato alla brutale e illegale deportazione di migliaia di georgiani da parte del governo russo nel 2006. Un giovane georgiano di nome Lado è coinvolto nel contrabbando di mobili antichi dal suo paese di origine alla Russia. Medea, la fidanzata, stanca della sua immaturità, acquista per sé un appartamento nel centro storico di San Pietroburgo. Un vero affare poiché la casa è stata venduta con l’anziano proprietario che continua a viverci. L’uomo è Vadim Vadimich, un personaggio saccente e all’antica. Contemporaneamente, migliaia di georgiani sono deportati illegalmente dalla Russia, e tra questi pure Lado. Il magazzino di antiquariato è oggetto di una retata che costringe Medea a nascondersi dentro un guardaroba.
Antikvariati è una parabola commovente sulle speranze e le aspirazioni dei migranti in un mondo incerto. Inoltre, racconta la spietatezza dei politici nel far deragliare le vite umane. La storia è ambientata nella San Pietroburgo dei giorni nostri, durante le espulsioni illegali di massa dei georgiani. Si riferisce a eventi reali che hanno causato grande sofferenza a me e ai miei connazionali. Questa crudele campagna di deportazioni in Russia era rivolta esclusivamente ai cittadini georgiani. È stata il risultato di un brusco peggioramento delle già tese relazioni politiche tra i due stati. Nei primi giorni, 2680 persone furono espulse. L’operazione non fu mai presentata ufficialmente come una ritorsione politica. Nel caotico mondo odierno, gli individui si spostano continuamente da un luogo all’altro. Qualcuno cerca una vita e una situazione economica migliore, altri sono costretti a fuggire da guerre e persecuzioni. Per i primi la migrazione è una scelta. Per i secondi, è una questione di vita o di morte.