Mentre camminavo per le strade di Taipei in cerca di volti per il mio film, alcuni versi hanno cominciato a risuonare nella mia mente. Li ho trascritti: C’è una luce, c’è una storia. Il tuo volto mi parla del trascorrere del tempo e di luoghi che hai attraversato. Nei tuoi occhi, un velo di confusione e di tristezza. C’è una luce, c’è una storia. Il tuo volto mi parla dell’amore e dei luoghi in cui si nasconde.
COMMENTO DEL REGISTA
“L’anno scorso ho realizzato un film in VR, senza una composizione vera e propria, né primi piani. Allora sono andato per strada, alla ricerca di volti. Uno dopo l’altro, li ho illuminati con un’attenzione particolare. Poco dopo, ho incontrato per caso Ryuichi Sakamoto a Venezia durante la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. Finito di comporre questi grandi primi piani, gli ho scritto per chiedergli se aveva piacere di vederli. Il mese dopo mi ha inviato alcuni file audio e mi ha gentilmente detto che potevo usarli come volevo. Io mi sono emozionato, era come un’avventura.”
BIOGRAFIA DEL REGISTA
Tsai Ming-liang (Kuching, 1957). Dal 1981 ha scritto quattro opere teatrali sull'isolamento urbano e cinque sceneggiature. Nel 1992 il lungometraggio I ribelli del dio neon (Qing shao nian nuo zha) vince il premio per il miglior film al Torino Film Festival. Nel 1998 con il film Il buco (The Hole) vince il premio FIPRESCI al Festival di Cannes, per il quale successivamente vince anche un premio tecnico con Che ora è laggiù? (Ni na bian ji dian). A Venezia nel 2003 con Goodbye Dragon Inn (Bu san) viene premiato con il FIPRESCI. A Berlino nel 2005 con Il gusto dell'anguria (Tian bian yi duo yun) vince l’Orso d'argento. Nel 2013 a Venezia vince il premio della giuria con Stray Dogs (Jiaoyou). Il suo ultimo film è Days (2020).