FILM

RAINING IN THE MOUNTAIN

di King Hu

Hong Kong, Taiwan 1979 / 120'

  • Giovedì 27 ottobre
    Cinema Astra
    ore 15.30

SINOSSI

L’anziano abate del Monastero dei Tre Tesori (Sanbao) deve nominare un successore. Convoca tre laici estranei al monastero per farsi consigliare su questa scelta fondamentale: il Cavaliere Wen, un ricco mecenate del monastero, il generale Wang, comandante in capo delle forze armate locali, e Wu Wai, un venerabile Maestro di Buddhismo. All'interno del monastero diversi monaci, che aspirano alla nomina, cominciano a complottare separatamente con il Cavaliere Wen e il generale Wang. Questi due consiglieri però sono venuti con intenti sediziosi e tramano per ottenere il prezioso rotolo di pergamena conservato nel monastero: il testo scritto del Mahāyāna śraddhotpada śāstra, che fu ricopiato a mano da Tripitaka ai tempi della dinastia Tang. Nel frattempo arriva al monastero il criminale prigioniero Chiu Ming, per espiare i suoi delitti come monaco invece che come carcerato. Viene incaricato di proteggere il rotolo nella biblioteca; qui si imbatte in due ladri rivali, Volpe Bianca, che si finge la concubina del Cavaliere Wen, aiutata dal suo complice Ricciolo Dorato, e il temibile luogotenente del generale Wang, Chang, l’uomo che aveva incastrato Chiu Ming per un reato non commesso.

BIOGRAFIA REGISTA

Il primo film diretto interamente da lui fu Sons of the Good Earth (1965), ambientato durante la seconda guerra sino-giapponese, tuttavia egli è meglio ricordato per la fama del suo film successivo, Come Drink with Me (1966). Quest'ultimo rimane un classico del genere wuxia, catapultando alle stelle la fama dell'allora ventenne Cheng Pei-pei. Hu diede il via ad una nuova scuola wuxia che ha come protagonista centrale un'eroina donna. Il genere unisce la tradizione giapponese di storie sui samurai e le nuove tecniche di montaggio occidentali, prendendo in prestito l'estetica filosofica cinese dalla musica e dall'opera cinese tradizionali. Il film che esemplifica al meglio la commistione unica di buddhismo chan ed estetica cinese nell'opera di Hu è A Touch of Zen, che vinse il Gran Premio della Commissione Tecnica Superiore al Festival di Cannes nel 1975. Altre sue opere successive sono Raining in the Mountains e Legend of the Mountains (entrambi girati nel 1979 in Corea), liberamente tratti dall'opera letteraria Racconti straordinari dello studio Liao, del poeta di epoca Qing Pu Songling. Dopo la distribuzione nelle sale di A Touch of Zen, Hu avviò una propria compagnia di produzione cinematografica, girando le pellicole a basso costo The Fate of Lee Khan (1973) e The Valiant Ones (1975). Sebbene sempre acclamati dalla critica, gli ultimi film del regista ebbero decisamente meno successo di pubblico rispetto agli inizi della carriera. Dopo un periodo di pausa tornò sui grandi schermi con The Swordsman (1990) e Painted Skin (1993), quest'ultimo tuttavia non ottenne mai il successo dei suoi capolavori wuxia. Hu visse a Los Angeles negli ultimi 10 anni della sua vita. Morì a Taipei a causa di alcune complicazioni dovute ad un'angioplastica.

NOTE

CLASSICI FUORI MOSTRA

Evento in collaborazione con l’Istituto Confucio Napoli. Introduce la direttrice Paola Paderni

CAST

  • con
    Hsu Feng, Sun Yueh, Shih Chun