SINOSSI
Simone è un giovane ragazzo che si arrampica tra gli arbusti del Carso triestino, nel mondo magico dell’infanzia dove si nasconde per sentirsi libero. Lui è un “fantasma” per gli altri, i coetanei che lo conoscono solo per ciò che vedono: un diverso etichettato secondo semplici stereotipi. Sayid invece è un giovane migrante, uno dei molti adolescenti che, come fantasmi, lasciano tracce su quello stesso paesaggio. Queste due tipologie di creature s’incontreranno in uno spazio magico e si aiuteranno a vicenda a rendersi meno invisibili ai propri occhi, attraverso un piccolo viaggio tra i boschi verso il mondo reale. In questo percorso i due si conoscono e imparano a conoscere paure e passioni reciproche e si scoprono meno diversi di quanto sembrano.
COMMENTO REGISTA
In generale cerco di indagare la solitudine nei lavori che faccio. In questo caso mi sono concentrata sulle solitudini di quelli che sono un po’ dei “fantasmi” della società: uno è un migrante (se vogliamo usare questa parola), uno dei tanti che attraversa il mare per venire nel primo mondo, l’altro un ragazzo adolescente insicuro che viene preso in giro dai compagni e sta cercando di capire anche la sua sessualità. Quest’ultima cosa è accennata ma per il personaggio è un fattore molto importante. Il loro incontro avviene in uno spazio magico, onirico, poiché volevo dar loro un luogo che gli desse la possibilità di avvicinarsi.
BIOGRAFIA REGISTA
Dopo la laurea in cinema e teatro pratico alla University of Reading (UK), frequenta l’Atelier del cinema del reale di FilmAP a Napoli. Partecipa a laboratori di documentario partecipativo in qualità di docente, da queste esperienze nascono due progetti: La vasca del capitone – Appunti sul carcere e Melarancholia, parte del progetto promosso da SIAE Illumina dal nome Città visibile. Vive per un periodo a Parigi dove lavora presso la casa di produzione francese Les Film d’Ici; qui ha la possibilità di lavorare tra le altre alla produzione di Fuocoammare di Gianfranco Rosi. Al momento si sta dedicando alla fase di sviluppo del suo primo lungometraggio di finzione Lo sconsegnato, finalista al premio Solinas nell’edizione del 2021.