Il vento del cinema

Ogni anno preparare “Venezia a Napoli. Il cinema esteso” è come scrivere un testo a cui non puoi fare a meno di pensare giorno e notte, sempre ricercando le parole che lo compongono, i tempi giusti, le congruenze raffinate, l'equilibrio difficile tra quello che avresti voluto e ciò che hai ottenuto. L'idea del festival nasce nel 2011 per fare tesoro del lavoro di eccellenza della Mostra del Cinema di Venezia, per portare a Napoli, ai cittadini, quei film proiettati al Lido che altrimenti non verrebbero mai distribuiti. Abbiamo  lavorato alla migliore delle rassegne possibili, conservando coerenza, amore per piccoli film e nuovi autori, attenti alle poetiche, alle occasioni di incontro e agli spazi di visione. Con Venezia a Napoli si conferma l’ambizione di un “cinema esteso” per l’opportunità di mostrare film di cinematografie lontane, per l’idea di “città diffusa della cultura”, simbolicamente attraversata dal vento del cinema, dal centro alle periferie e alla provincia, con l’adesione ogni anno più entusiasta e attiva di istituzioni scolastiche e universitarie, enti e associazioni culturali. Al centro della rassegna resta il pubblico, quegli spettatori che vengono a vedere i film ed esprimono gratitudine. A loro va il mio ringraziamento, insieme a tutti i collaboratori e ai partner che ci aiutano a trasformare un’idea in evento per la città.

Antonella Di Nocera
Direttore di Venezia a Napoli

Una finestra sul domani

Sono lieto che anche quest’anno si rinnovi l’appuntamento della città di Napoli con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. La nona edizione della rassegna – che consentirà al pubblico partenopeo di vedere in anteprima film che soltanto più tardi verranno immessi nel circuito distributivo o, ancora meglio, di conoscere opere che il mercato italiano non ritiene di poter accogliere nel circuito tradizionale – costituisce un’opportunità straordinaria di crescita e di conoscenza. La Mostra di Venezia è una finestra aperta sul domani del cinema mondiale, uno sguardo lungo e indagatore sul futuro di un’arte che non smetterà mai di incantare, affascinare e coinvolgere, suscitando emozioni e riflessioni di cui non saremo mai sazi. A tutti il mio augurio di poter fare qualche scoperta destinata a cambiare, se non la vostra vita, almeno la vostra percezione di ciò che siamo, di ciò che potremo diventare.

Alberto Barbera
Direttore della 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

Il cinema è in viaggio

Il cinema è fatto per viaggiare. I festival sono solo la prima tappa di un viaggio per un film; una tappa che tutti ci auguriamo lunga e piena di incontri e sorprese. I film della Settimana della Critica hanno incontrato e stanno incontrando un sempre maggiore interesse da parte non solo degli addetti ai lavori – programmatori, distributori e compagnie di vendita –, ma anche da parte del pubblico che ne ha abbracciato, con affetto e calore, solidarietà e complicità, le scommesse formali, l'audacia politica, i rischi, la generosità e la bellezza. Perché in fondo di questo si tratta: rilanciare sempre e difendere la "bellezza" perché, come ci insegnano i surrealisti, la bellezza è rivoluzionaria. Favorisce il cambiamento. Fra la Settimana della Critica e la manifestazione napoletana voluta, difesa e promossa con straordinaria forza e intelligenza da Antonella Di Nocera, esiste un'affinità d’intenti. Un progetto comune. E questo progetto lo si scova nella disponibilità ad ascoltare ciò che si muove ai margini del cinema che a volte ancora non esiste e ad accogliere film e sguardi nuovi. Il cinema serve a questo, come ci ricorda Mario Martone, a viaggiare insieme. Che il testimone dei film della Settimana della Critica sia raccolto da una manifestazione come questa di Napoli per noi è un motivo di grande piacere. La condivisione, infatti, è una faccenda politica e solo attraverso di essa si possono continuare a immaginare strategie per continuare ad abitare tutti insieme il nostro pianeta. D'altronde cosa è la sala cinematografica piena di persone attente se non una possibilità di cambiare - ancora una volta - il mondo?

Giona A. Nazzaro
Delegato Generale Settimana Internazionale della Critica di Venezia